Riscaldamento, quanto ci costa?
- Abitazione, cambiamento climatico, energie rinnovabili, superbonus 110%
- 8 Giugno 2021
Il riscaldamento della casa è la parte che più influisce sulla voce “spesa energetica” sia per le famiglie italiane, sia per le imprese. Per scaldarsi gli italiani prediligono il gas metano, una fonte energetica che ha un costo elevato, nonostante un livello di concorrenzialità maggiore rispetto al mercato elettrico.
Un po’ di numeri:
L’Italia elettrica
Nell’elettricità si posiziona ai primi posti, per famiglie e imprese, con prezzi in entrambi i casi superiori alla media europea e una crescita nel decennio del 13,4% per le famiglie e addirittura del 50,4% per le imprese.
Il gas
Migliore la situazione per il metano, con un aumento medio nel decennio del 17,3% per le famiglie e un calo del 12,3% per le imprese (Fonte: “Market Monitoring Report 2019 – Energy Retail and Consumer Protection Volume”).
Una famiglia media italiana spende circa 1.800 €/anno per luce e gas, che incide per circa 1.300 €/anno(Fonte: Facile.it).
Le tasse.
In merito al gas, imposte e tasse influiscono sulle nostre bollette per lo 0,31 €/metro cubo, contro lo 0,13 €/mc per gli altri Paesi europei.
Come abbattere i costi
Oggi abbiamo a disposizione soluzioni tecnologiche sempre più efficienti a prezzi accessibili. Per il riscaldamento è possibile abbattere i costi energetici, compresa l’acqua calda sanitaria (ACS), con la tecnologia ampiamente diffusa del solare termico. Gli impianti solari termici sono costituiti da pannelli che producono acqua calda sfruttando l’energia del sole:
– la radiazione solare riscalda un liquido che circola dentro i pannelli;
– il liquido trasferisce calore a un serbatoio di accumulo d’acqua (200-300lt);
– l’acqua calda accumulata al posto di quella prodotta da una caldaia o scaldacqua elettrico, permette un bel risparmio su gas e luce.
Le pompe di calore
Le pompe di calore (PDC) rappresentano una tecnologia ancor più efficiente in rapida diffusione: il funzionamento è simile a quello di un frigorifero, ma invertito. In un frigorifero, il calore viene estratto all’interno ed espulso all’esterno. Una PDC, sfruttando lo stesso principio, estrae il calore da una fonte naturale (aria, acqua o terra) e lo trasporta dentro l’edificio alla temperatura idonea. Tenendo conto che l’energia prelevata dall’ambiente esterno è gratuita, e che l’energia elettrica è prodotta, mediamente, con un rendimento del 36%, possiamo dire che il rendimento complessivo della pompa di calore è di circa il 110%. Un ulteriore vantaggio è dovuto al fatto che si abbinano perfettamente a un impianto fotovoltaico.
Installare una PDC, in sostituzione di un vecchio impianto di riscaldamento, è oggi particolarmente conveniente ed ecosostenibile. Diverse sono le possibilità di incentivo previste dal Legislatore:
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